Alienazione: differenze tra le versioni

Da Wikileft.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nessun oggetto della modifica
Riga 4: Riga 4:
Alla base di questa, che condiziona tutte le altre, secondo la loro concezione dialettica ma materialistica della storia, vi sono:
Alla base di questa, che condiziona tutte le altre, secondo la loro concezione dialettica ma materialistica della storia, vi sono:


1. La divisione del lavoro.
#La divisione del lavoro.
2. La proprietà privata (non tanto delle merci in sé quanto degli strumenti di produzione).
#La proprietà privata (non tanto delle merci in sé quanto degli strumenti di produzione).


Prendendo le mosse da quella che allora veniva chiamata sinistra hegeliana, i due filosofi che oltre a essere pensatori erano anche organizzatori e guide politiche, individueranno la forma maggiormente nota e dibattuta di alienazione, cioè quella subita dalla classe operaia. Secondo Marx, alienazione è quel processo che estranea un essere umano da ciò che fa fino al punto da estraniarsi da sé stesso.
Prendendo le mosse da quella che allora veniva chiamata sinistra hegeliana, i due filosofi che oltre a essere pensatori erano anche organizzatori e guide politiche, individueranno la forma maggiormente nota e dibattuta di alienazione, cioè quella subita dalla classe operaia. Secondo Marx, alienazione è quel processo che estranea un essere umano da ciò che fa fino al punto da estraniarsi da sé stesso.
Il filosofo di Treviri distingue quattro tipi di alienazione:
Il filosofo di Treviri distingue quattro tipi di alienazione:


1. L'operaio è alienato dal prodotto del suo lavoro, perché produce beni senza che gli appartengano (infatti sono di proprietà del capitalista)e si trova, anzi, in una condizione di dipendenza rispetto ad essi;
#L'operaio è alienato dal prodotto del suo lavoro, perché produce beni senza che gli appartengano (infatti sono di proprietà del capitalista)e si trova, anzi, in una condizione di dipendenza rispetto ad essi;
2. L'operaio è alienato dalla propria attività, perché non produce per sé stesso, ma per un altro (il capitalista);il lavoro dell'operaio non è libero come quello dell'artigiano né fantasioso ma costrittivo,si svolge infatti in una determinato periodo di tempo,stabilito da altri (il capitalista).
#L'operaio è alienato dalla propria attività, perché non produce per sé stesso, ma per un altro (il capitalista);il lavoro dell'operaio non è libero come quello dell'artigiano né fantasioso ma costrittivo,si svolge infatti in una determinato periodo di tempo,stabilito da altri (il capitalista).
3. L'operaio è alienato dalla sua stessa essenza (Wesen), poiché il suo non è un lavoro costruttivo, libero e universale, bensì forzato, ripetitivo e unilaterale (Marx paragona l' operaio al Sisifo della mitologia greca);
#L'operaio è alienato dalla sua stessa essenza (Wesen), poiché il suo non è un lavoro costruttivo, libero e universale, bensì forzato, ripetitivo e unilaterale (Marx paragona l' operaio al Sisifo della mitologia greca);
4. L'operaio è alienato dal suo prossimo, cioè dal capitalista, che lo tratta come un mezzo da sfruttare per incrementare il profitto e ciò determina un rapporto conflittuale.
#L'operaio è alienato dal suo prossimo, cioè dal capitalista, che lo tratta come un mezzo da sfruttare per incrementare il profitto e ciò determina un rapporto conflittuale.


I quattro tipi di alienazione vengono teorizzati da Marx negli Annali Franco-tedeschi,opera che scrive nel '44 e che sancisce il definitivo passaggio dal liberalismo al comunismo del filosofo-pensatore. Questa alienazione coinvolge solamente gli operai,che vivono appunto in una situazione alienante,dalla quale deriva l'opposizione dialettica presente tra forza lavoro e rapporti di produzione.
I quattro tipi di alienazione vengono teorizzati da Marx negli Annali Franco-tedeschi,opera che scrive nel '44 e che sancisce il definitivo passaggio dal liberalismo al comunismo del filosofo-pensatore. Questa alienazione coinvolge solamente gli operai,che vivono appunto in una situazione alienante,dalla quale deriva l'opposizione dialettica presente tra forza lavoro e rapporti di produzione.


Nel 1932 fu dato alle stampe un testo inedito di Marx: "I manoscritti economico-filosofici del 1844". A seguito di questa pubblicazione la tematica dell'alienazione intesa nel suo senso più profondo e non semplicemente politico ritrovò considerazione presso i pensatori che orbitavano più o meno strettamente intorno a questo indirizzo di pensiero sia che fossero uomini politici, filosofi, psicologi, artisti, poeti o letterati.
Nel 1932 fu dato alle stampe un testo inedito di Marx: "I manoscritti economico-filosofici del 1844". A seguito di questa pubblicazione la tematica dell'alienazione intesa nel suo senso più profondo e non semplicemente politico ritrovò considerazione presso i pensatori che orbitavano più o meno strettamente intorno a questo indirizzo di pensiero sia che fossero uomini politici, filosofi, psicologi, artisti, poeti o letterati.

Versione delle 09:11, 24 ago 2009

Marx e Engels (voce tratta da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Alienazione)

Karl Marx, il cui motto preferito era Homo sum, humani nihil a me alienum puto («Sono un uomo, non ritengo a me estraneo nulla di umano»), e Friedrich Engels furono i due allievi di Hegel che, oltre a procedere nell'ulteriore critica dell'alienazione religiosa portata avanti da Feuerbach, misero in rilievo con la loro critica dell'economia-politica, l'alienazione originale che è alla base di tutte gli altri tipi di alienazione, inclusa quella religiosa: l'alienazione economica. Alla base di questa, che condiziona tutte le altre, secondo la loro concezione dialettica ma materialistica della storia, vi sono:

  1. La divisione del lavoro.
  2. La proprietà privata (non tanto delle merci in sé quanto degli strumenti di produzione).

Prendendo le mosse da quella che allora veniva chiamata sinistra hegeliana, i due filosofi che oltre a essere pensatori erano anche organizzatori e guide politiche, individueranno la forma maggiormente nota e dibattuta di alienazione, cioè quella subita dalla classe operaia. Secondo Marx, alienazione è quel processo che estranea un essere umano da ciò che fa fino al punto da estraniarsi da sé stesso. Il filosofo di Treviri distingue quattro tipi di alienazione:

  1. L'operaio è alienato dal prodotto del suo lavoro, perché produce beni senza che gli appartengano (infatti sono di proprietà del capitalista)e si trova, anzi, in una condizione di dipendenza rispetto ad essi;
  2. L'operaio è alienato dalla propria attività, perché non produce per sé stesso, ma per un altro (il capitalista);il lavoro dell'operaio non è libero come quello dell'artigiano né fantasioso ma costrittivo,si svolge infatti in una determinato periodo di tempo,stabilito da altri (il capitalista).
  3. L'operaio è alienato dalla sua stessa essenza (Wesen), poiché il suo non è un lavoro costruttivo, libero e universale, bensì forzato, ripetitivo e unilaterale (Marx paragona l' operaio al Sisifo della mitologia greca);
  4. L'operaio è alienato dal suo prossimo, cioè dal capitalista, che lo tratta come un mezzo da sfruttare per incrementare il profitto e ciò determina un rapporto conflittuale.

I quattro tipi di alienazione vengono teorizzati da Marx negli Annali Franco-tedeschi,opera che scrive nel '44 e che sancisce il definitivo passaggio dal liberalismo al comunismo del filosofo-pensatore. Questa alienazione coinvolge solamente gli operai,che vivono appunto in una situazione alienante,dalla quale deriva l'opposizione dialettica presente tra forza lavoro e rapporti di produzione.

Nel 1932 fu dato alle stampe un testo inedito di Marx: "I manoscritti economico-filosofici del 1844". A seguito di questa pubblicazione la tematica dell'alienazione intesa nel suo senso più profondo e non semplicemente politico ritrovò considerazione presso i pensatori che orbitavano più o meno strettamente intorno a questo indirizzo di pensiero sia che fossero uomini politici, filosofi, psicologi, artisti, poeti o letterati.